Lo smacafam di Bacmor
Bacmor era un uomo tutto d'un pezzo, però aveva un debole per questo dolce che preparavano le donne che vivevano nelle capanne sul lago ... oltre tremila anni fa. Dalla ricerca sugli usi alimentari nell'Età del bronzo e dai ritrovamenti di resti di alimenti venuti alla luce sulle rive del Lago di Ledro, è nata una storia, che racconto volentieri ai miei ospiti, e inieme alla storia un dolce ....
Ingredienti
200 gr di miglio decorticato bio
1 litro di acqua di fonte
dolce miele dorato da Pur
due cucchiai di farina intergrale di frumento
80 gr. di nocciole macinate e ridotte in granella (con pietre macina preistoriche, ma non necessariamente!!!)
sei/sette piccole mele selvatiche
alcune cucchiatate di composta di corniolo
due cucchiai di panna di latte
Preparazione
Far bollire il miglio in acqua per circa 10 minuti e lasciare poi risposare ed assorbire il liquido per altri 10 minuti.
Nel frattempo pulire le mele e tagliarle a cubetti senza togliere la buccia, macinare le nocciole e mescolare il tutto con un cucchiaio di miele e i due cucchiai di panna.
Mescolare nel morbido miglio cotto ancora caldo gli altri tre cucchiai di miele (in tal modo se il vostro miele cristallizza lo si può incorporare meglio) e aggiungere agli altri ingredienti mescolando bene. In una tortiera (ma sarebbe meglio usare gli stampini da muffin per fare tortine monodose) mettere uno strato dell'impasto, la composta di corniolo a cucchiaiate, e ricoprire con il resto dell'impasto. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 35 minuti. Servire tiepido, magari decorato con il rosso sciroppo di corniolo!